Die Welt von Blut und Wunden«: Dantes Kriegsdichtung aus der Perspektive Karl Vosslers und Erich Auerbachs
I traumi causati dai conflitti bellici ai quali l’autore prese parte in prima persona vengono trattati soprattutto nel canto XXVIII dell’Inferno, nel dialogo tra Dante e Bertran de Born, ›poeta delle armi‹ provenzale. Karl Vossler e Erich Auerbach sono due grandi esegeti danteschi nella Germania del...
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Veröffentlicht in: | Deutsches Dante-Jahrbuch 2022-10, Vol.97 (1), p.37-53 |
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1. Verfasser: | |
Format: | Artikel |
Sprache: | ger |
Online-Zugang: | Volltext |
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Zusammenfassung: | I traumi causati dai conflitti bellici ai quali l’autore prese parte in prima persona vengono trattati soprattutto nel canto XXVIII dell’Inferno, nel dialogo tra Dante e Bertran de Born, ›poeta delle armi‹ provenzale. Karl Vossler e Erich Auerbach sono due grandi esegeti danteschi nella Germania della prima metà del Novecento, entrambi sopravvissuti alla Prima guerra mondiale. Nella sua interpretazione della
, Vossler approfondisce la questione dell’influenza stilistica che Born poté avere su Dante ben più di Auerbach, che nel suo libro su Dante include soltanto un breve cenno al troubadour. Nel dipinto »Dante e Virgilio in trincea« del 1915, infine, il pittore tedesco-ucraino-francese Franz Roubaud illustra il canto XXVIII dell’
rivisitando i personaggi di Dante e Virgilio come dei testimoni della Prima guerra mondiale. |
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ISSN: | 0070-444X 2194-4059 |
DOI: | 10.1515/dante-2022-0006 |