Istrian economy in the light of the Placitum of Riziano

ABSTRACT IN ITALIAN: L'Istria nella tarda antichità e nel primo Medioevo era molto diversa da quello che è poi divenuto il territorio sloveno, sia per quanto riguarda la tradizione del popolamento, sia per lo spazio culturale. Nonostante i dominatori si alternassero nel corso degli anni, le ond...

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Veröffentlicht in:Acta Histriae 2005-01, Vol.13 (1), p.97-112
1. Verfasser: Mihelic, Darja
Format: Artikel
Sprache:slv
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Zusammenfassung:ABSTRACT IN ITALIAN: L'Istria nella tarda antichità e nel primo Medioevo era molto diversa da quello che è poi divenuto il territorio sloveno, sia per quanto riguarda la tradizione del popolamento, sia per lo spazio culturale. Nonostante i dominatori si alternassero nel corso degli anni, le ondate di nuove popolazioni che da oriente arrivavano sul territorio che era stato dell'impero romano non influivano molto sull'entroterra sloveno. I documenti della prima metà del VI secolo menzionano l'Istria e la descrivono come una terra ricca con un clima favorevole, questa terra è nota per l'olivicoltura, per le sue vigne, le saline, l'allevamento di bestiame e per la produzione di grano. L'Istria aveva una cultura molto ricca, le sue città si vantavano con eccellenti costruzioni sacrali. Questa immagine dell'Istria migliora per molti versi la documentazione dell'assemblea giuridica a Risano vicino a Capodistria nell'anno 804. Il suo punto centrale sta nell'accordo di coesistenza delle città istriane e delle fortezze con le autorità ecclesiastiche e con il duca Giovanni in qualità di rappresentante del nuovo assetto feudale dell'Istria sotto i Franchi. Le parti in causa hanno siglato un accordo che rispettava gli usi e i costumi antichi. Il documento è noto nella storiografia slovena soprattutto perché menziona la colonizzazione programmata degli Slavi sulle terre agricole nell'entroterra delle città, terre che secondo tradizione erano di loro proprietà. Il documento offre inoltre uno sguardo sul ruolo, sulla vita, l'economia e la società delle città istriane e del loro entroterra, e sottolinea l'appartenenza dell'entroterra alla popolazione cittadina.
ISSN:1318-0185