Michele Trivoli e Giano Lascari. Appunti su copisti e manoscritti greci tra Corfù e Firenze1

Nel volume apparso all'inizio degli anni Quaranta del secolo appena trascorso, l'ucraino Élie Denissoff poté per la prima volta, com'è noto, ridurre ad unum le tre immagini, sino ad allora tenute separate - come appartenenti a universi paralleli e incomunicanti - del copista Michele T...

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Veröffentlicht in:Studi slavistici 2010-01, Vol.7, p.263
1. Verfasser: Speranzi, David
Format: Artikel
Sprache:ita
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Zusammenfassung:Nel volume apparso all'inizio degli anni Quaranta del secolo appena trascorso, l'ucraino Élie Denissoff poté per la prima volta, com'è noto, ridurre ad unum le tre immagini, sino ad allora tenute separate - come appartenenti a universi paralleli e incomunicanti - del copista Michele Trivoli, del monaco agiorita Massimo e, infine, dello starec russo Maksim Grek, scrivendo in tal modo un capitolo di importanza fondamentale su questo sorprendente personaggio che, nato ad Arta, in Epiro, poi in Italia "au service de la Renaissance", entrato per breve tempo nel convento fiorentino di S. Marco, quindi monaco sull'Athos e, infine, missionario in Moscovia, costituì, con la sua stessa esistenza, un reale ponte culturale ed umano tra l'Oriente - o, forse, meglio, "gli Orienti" - e l'Occidente22. 29 A Corfù, nel 1462, ..., trascrive il Platone ora all'Escorial, Biblioteca de San Lorenzo El Real, ø.I.1; a Gortina, nel 1464/1465, copia i mss. oggi a München, Bayerische Staatsbibliothek, gr. 449 (in collaborazione con Michele Ligizo) e a Venezia, Biblioteca Nazionale Marciana, gr. 240, con le Enneadi di Plotino. 30 Mondrain 2000b: 158-159; sul ms. e su altri codici di Dioscoride legati agli ambienti corfioti quali il ms. 2659 della Biblioteca Universitaria di Salamanca (autografo di Giovanni Mosco, con un intervento di Giorgio Mosco sul f. 179r) si veda l'importante studio di Cronier 2007, della cui lettura sono grato alla disponibilità e alla generosità dell'Autrice. 31 Non credo sia mai stato notato che la scrittura di Demetrio Trivoli (tra i vari specimina disponibili si ricordino almeno quelli di Omont 1887 e di RGK, I/C, Taf. 103) sembra costituire l'antecedente diretto di quella di Michele (vari specimina in questo lavoro alle tavv. 4-5, 10) ad apparente testimonianza di una prima educazione grafica sviluppatasi in ambito familiare. À l'époque où Lascaris rendit visite à Démétrius" a Corfù "celui ci le conduisit donc probablement dans la maison paternelle à Arta, où vivait aussi son frère Manuel", il padre di Michele Trivoli di cui si è detto supra. 44 Contro questa ipotesi la successione dei fogli del Vat. gr. 1412, dove Arta precede Corfù; a favore, il fatto che, come si vedrà tra breve, tutti i libri acquistati da Lascari presso i Trivoli - o, più in generale, ad Arta - sinora individuati sono acquisizioni risalenti al secondo viaggio, in gran parte attestate, come si vedrà, da una famosa lettera che l'umanista, appena giunto a Costantinopoli, inviò a Demetrio
ISSN:1824-761X
1824-7601