The debut of a great Scholar of Roman law in the academic years 1943-46: two notes by Mario Amelotti on the fiducia

L'Autrice, muovendo dall'esame di un'annotazione allegata al volume di Carlo Longo sul negozio fiduciario, relativa alla soppressione di una trattazione sulla fiducia in Gaio, redatta dal giovane Mario Amelotti, prova deli'interesse per gli studi romanistici del giovane studente,...

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Veröffentlicht in:Minima epigraphica et papyrologica (Testo stampato) 2023-01, Vol.26, p.230-239
1. Verfasser: Marra, Avv Ilaria
Format: Artikel
Sprache:ita
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Beschreibung
Zusammenfassung:L'Autrice, muovendo dall'esame di un'annotazione allegata al volume di Carlo Longo sul negozio fiduciario, relativa alla soppressione di una trattazione sulla fiducia in Gaio, redatta dal giovane Mario Amelotti, prova deli'interesse per gli studi romanistici del giovane studente, approfondisce la questione sulla mancata corrispondenza fra il manoscritto Veronese e il frammento pergamenaceo delle Institutiones di Gaio PSI XI 1182. A partire da un'osservazione acuta di Longo sulla mancanza di una trattazione organica sulla fiducia in Gaio, antecedente alla scoperta ad Antinoupolis del frammento gaiano PSIXI 1182, che ha completate un punto della societas, Mario Amelotti, ancora studente universitario, s'interroga se quella mancanza, al pari di ció che avvenne per la società, sia dovuta alla scelta di un amanuense di tralasciarne la trattazione per via del disuso in cui caddero quei negozi giuridici. Le 'precoci' considerazioni dell'Amelotti sul negozio fiduciario, rimaste relegate in un 'foglietto' di carta e mai più approfondite, mostrano l'acume dello studioso che, settant'anni prima dalle spiegazioni offerte dalla dottrina contemporanea, aveva efficacemente intuito, sulla base della società, la soppressione, per mancanza di utilita pratica, di una trattazione sulla fiducia nei manoscritto Veronese. The Author moves from the examination of an annotation attached to Carlo Longo's volume on the fiduciary transaction, relating to the suppression of a discussion on trust in Gaius, written by the young Mario Amelotti, proof of the young man's interest in Roman studies student, delves into the question of the mismatch between the Veronese manuscript and the parchment fragment of the Institutiones of Gaius PSI XI 1182. Starting from an acute observation by Longo on the lack of an organic discussion on trust in Gaius, prior to the discovery in Antinoupolis of the Gaian fragment PSIXI 1182, which completed a point of societas, Mario Amelotti, still a university student, questions whether that lack, like what happened to the company, is due to the choice of an amanuensis to leave out the discussion due to the disuse into which those legal transactions fell. Amelotti's 'early' considerations on the fiduciary transaction, which remained relegated to a 'leaflet' of paper and never explored further, show the acumen of the scholar who, seventy years before the explanations offered by contemporary doctrine, had effectively intuited, on the basis of society, the suppressio
ISSN:1128-2134
2283-3161
DOI:10.48255/2283-3161.MEP.28.2023.12