"Mein eigen Selbst zu ihrem Selbst erweitern"

Neohelicon (2012) 39:113 DOI 10.1007/s11059-012-0128-y ,,Mein eigen Selbst zu ihrem Selbst erweitern (Dante e Averro, Goethe e Hegel) Jnos Kelemen Published online: 3 May 2012 Akadmiai Kiad, Budapest, Hungary 2012 Zusammenfassung Lautore, percorrendo diversi criteri che permettono di elaborare unanalisi comparata della Divina commedia e del Faust, adotta un approccio strutturalista secondo cui lopera goethiana occupa, nel suo contesto storico e culturale, un posto analogo a quello che lopera dantesca occupa nella propria epoca. Si tratta di Fiche, Schelling, Hegel giovani, e dei loro allievi, dai quali gi il frammento del 1790 fu J. Kelemen (&) Institute of Philosophy, Etvs Lornd University, Mzeum krt 4/i, 1088 Budapest, Hungary e-mail: jim218@t-online.hu 123 2 J. Kelemen Benedetto Croce, Nuovi Saggi sul Goethe Laterza, Bari 1934, p. 55: Che Mestofele personichi laltro io di Faust, o che egli sia parte di quella possanza che vuole continuamente il male, e continuamente produce il bene (ein Teil von jener Kraft, die stets das Bse will und stets das Gute schafft [Goethe (1974) I. p. 45]: dualit di questo genere sarebbero inconcepibili nel mondo di Dante. Secondo lillustre studioso le parole supplicanti che Margherita rivolge alla Mater Gloriosa per la salvezza di Faust, ricordano la preghiera di San Bernardo, il quale nel canto XXXIII del Paradiso, prega la Madonna di intervenire in favore di Dante afnch gli sia data la visione del sommo bene.