Il semaforo della mobilità: la stampa ebraica ungherese e la «peregrinatio » verso l'Italia fascista
La legge ungherese sul «numero chiuso» del 1920, limitando le iscrizioni all'università degli ebrei, comportò l'emigrazione di molti giovani ebrei ungheresi. Dopo la Germania e l'Austria, l'Italia fu la terza destinazione più popolare fra gli studenti emigranti. Il presente artic...
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Veröffentlicht in: | Annali di storia delle università italiane 2015, Vol.19 (2), p.41-54 |
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1. Verfasser: | |
Format: | Artikel |
Sprache: | ita |
Online-Zugang: | Volltext |
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Zusammenfassung: | La legge ungherese sul «numero chiuso» del 1920, limitando le iscrizioni all'università degli ebrei, comportò l'emigrazione di molti giovani ebrei ungheresi. Dopo la Germania e l'Austria, l'Italia fu la terza destinazione più popolare fra gli studenti emigranti. Il presente articolo si interroga su quali fossero le fonti di informazione per i giovani ebrei ungheresi circa le possibilità di studiare in Italia e conclude che la stampa ebrea ungherese, in particolare il settimanale «Egyenlo˝ség», ebbe un ruolo essenziale nel trasformare l'Italia in una destinazione popolare, informando gli studenti sulle possibilità offerte dall'Italia fascista e organizzando una efficiente rete di comunicazione tra gli studenti ebrei ungheresi trasferitisi in diverse università italiane e i loro compatrioti in Ungheria e negli altri Paesi europei. |
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ISSN: | 1127-8250 |