ÜBER DIE VARIABILITÄT VON SERIA-ELEMENTEN IN DER OPERA BUFFA: TRANSFORMATIONSPROZESSE IN BALDASSARE GALUPPIS KOMISCHEN OPERN

L’opera buffa di conio veneziano, sorta sul finire degli anni ’40 del Settecento, si distingue per il ricorso a un doppio registro poetico e musicale. Di norma vi agiscono due personaggi di rango elevato (le “parti serie”), che rispondono alle convenzioni dell’opera seria, e quattro o cinque persona...

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Veröffentlicht in:Il saggiatore musicale 2017-01, Vol.24 (2), p.239-261
1. Verfasser: Knaus, Kordula
Format: Artikel
Sprache:ita
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Beschreibung
Zusammenfassung:L’opera buffa di conio veneziano, sorta sul finire degli anni ’40 del Settecento, si distingue per il ricorso a un doppio registro poetico e musicale. Di norma vi agiscono due personaggi di rango elevato (le “parti serie”), che rispondono alle convenzioni dell’opera seria, e quattro o cinque personaggi comici (le “parti buffe”), che adottano l’idioma espressivo venuto in voga con gli intermezzi. Allo sviluppo di questo tipo di dramma giocoso per musica diedero un contributo determinante il librettista Carlo Goldoni e il compositore Baldassare Galuppi. In tre mosse, il presente saggio esamina i primordi di tali processi evolutivi, focalizzando in particolare gli elementi seri. In primo luogo si evidenzia come si sono venute evolvendo le convenzioni del genere buffo a Venezia a partire dagli anni ’40. Nella collaborazione tra Goldoni e Galuppi, dall’Arcadia in Brenta (1749) in poi, la mutevole varietà di significati degli elementi seri delle origini subisce dapprima una certa quale standardizzazione. Quando però, a partire dal settimo decennio, le “parti serie” a poco a poco scompaiono, i personaggi buffi adottano parte del repertorio espressivo dei personaggi seri. In secondo luogo, sulla scorta delle Nozze di Goldoni e Galuppi (Bologna 1755), si illustra come gli elementi seri del dramma si siano modificati negli adattamenti via via effettuati per vari teatri: e si dimostra come l’evoluzione in atto nella produzione di nuove opere buffe si rifletta pari pari nella prassi rielaborativa dei drammi preesistenti. Infine l’opera buffa, intesa come genere d’intrattenimento aristocratico, viene esaminata alla luce del rapporto che intercorre tra personaggi seri e buffi. La variabilità degli elementi seri è un indicatore di come, nei primi decenni della sua storia, il dramma giocoso per musica oscillasse, a seconda dei diversi contesti, tra il doppio polo della “nobiltà” e del “far ridere”.
ISSN:1123-8615
2035-6706