Mount Tabor and the Politics of Archaeology in the Holy Places (1858-1924) The Custody of the Holy Land’s Defence of Property Rights, Excavation Campaigns and Building Work on the Mount of Transfiguration
Lo studio analizza l’uso che i Francescani della Custodia di Terra Santa fanno dell’archeologia, allo scopo di assicurare legittimazione ai Luoghi santi di Palestina. Questi, infatti, si dimostrano meta sempre più ambita dai pellegrini dei santuari di Terra Santa, in un periodo in cui l’area mediori...
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Veröffentlicht in: | East and west 2020-06, Vol.1 (60) (1), p.101-122 |
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1. Verfasser: | |
Format: | Artikel |
Sprache: | eng |
Online-Zugang: | Volltext |
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Zusammenfassung: | Lo studio analizza l’uso che i Francescani della Custodia di Terra Santa fanno dell’archeologia, allo scopo di assicurare legittimazione ai Luoghi santi di Palestina. Questi, infatti, si dimostrano meta sempre più ambita dai pellegrini dei santuari di Terra Santa, in un periodo in cui l’area mediorientale subisce una invasione nazionalistica, che giunge a strumentalizzare perfino la religione. Individuata la triplice scansione del fenomeno, l’autore presenta inizialmente il tentativo dei Francescani di accreditarsi come “custodi dei Luoghi santi”, mediante l’esercizio del diritto di proprietà sui siti archeologici; approfondisce successivamente il confronto da essi operato con la moderna scienza archeologica, onde assicurare una base scientifica alla tradizione, fondata fino a quel momento sulle testimonianze dei pellegrini; indugia, infine, sulla monumentalizzazione dei medesimi siti archeologici, operata mediante il passaggio, per così dire, dalla fase archeologica a quella architettonica, nuova strategia politico-religiosa per legittimare i Luoghi santi. |
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ISSN: | 0012-8376 |