Wahrheit und Bedeutung: Objektive Geltung im moraltheologischen Diskurs

Al centro della ricerca sta l'indagine nello statuto oggettivo della verità morale. L'enciclica «Fides et ratio» ribadisce la competenza della ragione di raggiungere la verità oggettiva. Per precludere qualsiasi pericolo d'una interpretazione semplicista occorre portare avanti un'analisi esatta della problematica. L'andamento delle riflessioni avanzate si articola in tre momenti. Nel primo si presenta una descrizione minuta dei diversi tipi di verità a cui corrispondono i rispettivi tipi di oggettività. Segue poi — in un secondo momento — una elencazione di diversi approcci filosofici presenti ed operanti in campo di teologia morale contemporanea: cioè quello trascendentale, ermeneutico ed analitico con le sottostanti implicazioni epistemologiche nonché le rispettive pretese gnoseologiche ed ontologiche. Si aggiunge infine una rielaborazione di alcune nozioni chiave di teologia morale come natura normativa, norma di condotta, decisione morale. Tutto quanto confluisce nella sintesi finale di ispirazione prettamente teologica che verte intorno alla ragione morale in quanto illuminata dalla fede. L'articolo si prefigge l'obiettivo di abilitare ad una lettura differenziata della summenzionata enciclica. All'analogia della verità corrisponde un uso analogico del termine oggettività. Bisogna superare un realismo gnoseologico che rimane indietro alla natura specifica dell'intelligenza morale e del suo oggetto particolare, aspetto alquanto trascurato nel testo.