Alberto Moravia e lo “pseudopensiero” di Pirandello: "Il viaggio", la scrittura e il cinema
Il saggio isola una delle pagine del Moravia critico cinematografico, quella su alcune opere teatrali di Luigi Pirandello passate al cinema. Dalla nota nozione di “pirandellismo”, Alberto Moravia elabora l'idea dello “pseudopensiero” dell'artista siciliano che si rivelerebbe in specie in q...
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Veröffentlicht in: | Italica (New York, N.Y.) N.Y.), 2017-09, Vol.94 (3), p.532-545 |
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1. Verfasser: | |
Format: | Artikel |
Sprache: | eng |
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Online-Zugang: | Volltext |
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Zusammenfassung: | Il saggio isola una delle pagine del Moravia critico cinematografico, quella su alcune opere teatrali di Luigi Pirandello passate al cinema. Dalla nota nozione di “pirandellismo”, Alberto Moravia elabora l'idea dello “pseudopensiero” dell'artista siciliano che si rivelerebbe in specie in quei drammi nei quali, come scrisse lo stesso scrittore romano, si manifesta «corne un effetto dell'ibrida malcerta acclimatazione di questi provinciali di fresco inurbati». Tale meccanismo trova ne Il viaggio il suo compimento più evidente. La controprova è offerta dalla versione cinematografica realizzata da Vittorio De Sica, al suo “passo d'addio”: il regista – coma alcuni altri colleghi alie prese con Pirandello – ignorando proprio quella serie di elementi che tratteggiano il caracttere spurio délie passioni di gente che prende contatto con la città, esaspera sentimenti e pene, fino a occultarne i motivi socio-culturali, il cuore stesso dello “pseudopensiero” pirandelliano ipotizzato da Moravia. |
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ISSN: | 0021-3020 2325-6672 |