Roberto Bracco e Salvatore Di Giacomo: Dalla camorra in scena alla scena della camorra

Don Pietro Caruso di Roberto Bracco e A San Francisco di Salvatore Di Giacomo mettono in scena la camorra. Il primo rappresenta la Napoli che i lettori e spettatori hanno sotto gli occhi negli anni Novanta dell'Ottocento e denuncia la connivenza tra politica e malavita organizzata, il secondo s...

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Veröffentlicht in:Forum italicum 2014-05, Vol.48 (1), p.33-46
1. Verfasser: Sabbatino, Pasquale
Format: Artikel
Sprache:eng
Online-Zugang:Volltext
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Beschreibung
Zusammenfassung:Don Pietro Caruso di Roberto Bracco e A San Francisco di Salvatore Di Giacomo mettono in scena la camorra. Il primo rappresenta la Napoli che i lettori e spettatori hanno sotto gli occhi negli anni Novanta dell'Ottocento e denuncia la connivenza tra politica e malavita organizzata, il secondo sceglie la Napoli borbonica del 1850, ricostruibile attraverso una bibliografia (da Marco Monnier ad Abele De Blasio) da cui preleva numerose tessere sapientemente utilizzate per disegnare usi e costumi dei camorristi. Bracco si tuffa nel presente con passione politica e Di Giacomo compie un salto nel passato con il distacco dello storico. Tuttavia nel 1900 si trovano insieme, Di Giacomo nel dramma 'O mese mariano tratto dalla novella Senza vederlo del 1884 e Bracco nella recensione allo spettacolo e nell’articolo “Psicologia di via Toledo”, a portare lo sguardo sulla scena reale della camorra, tra i ragazzi poveri e abbandonati da tutti (anche dallo Stato e dalle istituzioni umanitarie), i quali diventeranno le reclute della malavita organizzata.
ISSN:0014-5858
2168-989X
DOI:10.1177/0014585813520298