La visualizzazione digitale negli studi di Cultural Heritage

Il saggio si collega ad altri interventi apparsi sulla rivista DigitCult, focalizzati sulla possibilità di elaborare nuove forme di scrittura accademica, e più in generale critica e scientifica. Il saggio rileva, preliminarmente, come spesso anche le proposte più innovative scontino una sorta di dip...

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Veröffentlicht in:@ Digitcult (Canterano) 2020-01, Vol.4 (2)
1. Verfasser: Giulio Lughi
Format: Artikel
Sprache:eng
Online-Zugang:Volltext
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Beschreibung
Zusammenfassung:Il saggio si collega ad altri interventi apparsi sulla rivista DigitCult, focalizzati sulla possibilità di elaborare nuove forme di scrittura accademica, e più in generale critica e scientifica. Il saggio rileva, preliminarmente, come spesso anche le proposte più innovative scontino una sorta di dipendenza dalla centralità della scrittura: certamente si riconosce che il digitale offre ampie possibilità di espansione rispetto alla testualità scritta, ma nonostante ciò il ruolo guida della argomentazione e della strategia espositiva pertiene sempre allo scritto. Questo contributo intende invece proporre un punto di vista diverso, individuando nella componente visuale, e in particolare nel video interattivo, un possibile elemento trainante per elaborare nuove forme di discorso critico e interpretativo. A questo scopo vengono considerati alcuni precedenti storici (pre-digitali) rilevanti per il nostro discorso; successivamente vengono esaminati alcuni strumenti software che consentono di produrre testi incentrati sulla componente visiva; e infine viene proposto un esperimento di webdoc interattivo, centrato sul visuale, che analizza una complessa installazione site specific, opera dell’artista Giuseppe Penone.
ISSN:2531-5994