Alle origini della fiscalità comunale. Fodro, estimo e prestiti a Bergamo tra fine XII e metà XIII secolo
Il campo della fiscalità è stato recentemente individuato come un punto di vista privilegiato per lo studio della crescita delle strutture amministrative dei comuni norditaliani e per saggiare la loro capacità di presa del contado. Il caso di Bergamo, tra metà XII e metà del XIII secolo, rappresenta...
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Veröffentlicht in: | Reti medievali rivista 2010-06, Vol.11 (1) |
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1. Verfasser: | |
Format: | Artikel |
Sprache: | ger |
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Online-Zugang: | Volltext |
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Zusammenfassung: | Il campo della fiscalità è stato recentemente individuato come un punto di vista privilegiato per lo studio della crescita delle strutture amministrative dei comuni norditaliani e per saggiare la loro capacità di presa del contado. Il caso di Bergamo, tra metà XII e metà del XIII secolo, rappresenta un interessante esempio locale, per la varietà e qualità delle testimonianze rimaste. Esse consentono infatti di verificare lo sviluppo dei metodi di prelievo diretto tra le vicinie urbane, gli enti religiosi e soprattutto i comuni rurali del contado. In particolare si presterà attenzione all’introduzione delle procedure di estimo nel primo Duecento ed al loro sviluppo, nel quadro di una generale crescita di organizzazione del comune frutto anche dell’apporto di personale e podestà delle città alleate. L’affinamento del sistema fiscale consentirà così ai governanti orobici di procedere a riscossioni, generali o mirate, non esenti da motivazioni e scelte di natura politica. |
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ISSN: | 1593-2214 |
DOI: | 10.6092/1593-2214/6 |