Osservazioni sulla sintassi dell’Edda Poetica
Nella lingua norrena vi è una distinzione nella collocazione del verbo finito tra la prosa, che ammette esclusivamente ordini V1 e V2, e la poesia, in cui sono attestati anche ordini V3 e V-late. Lo scopo del presente articolo consiste nel tentativo di esaminare tale distinzione, e in particolar mod...
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Veröffentlicht in: | Acme (Milano) 2018-08, Vol.71 (1), p.97-121 |
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1. Verfasser: | |
Format: | Artikel |
Sprache: | ita |
Online-Zugang: | Volltext |
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Zusammenfassung: | Nella lingua norrena vi è una distinzione nella collocazione del verbo finito tra la prosa, che ammette esclusivamente ordini V1 e V2, e la poesia, in cui sono attestati anche ordini V3 e V-late. Lo scopo del presente articolo consiste nel tentativo di esaminare tale distinzione, e in particolar modo sotto un quadro di riferimento teorico generativo. Se le analisi della sintassi del norreno in prosa individuano in C/I1 la posizione strutturale del verbo finito, uniformemente a testa iniziale, più complesso è il discorso per il norreno in poesia, in cui sembrerebbe necessario ipotizzare una struttura con IP a testa variabile per derivare gli ordini V3 e V-late. Applicare una tale analisi, tuttavia, genera delle ambiguità strutturali in alcuni casi, e dei problemi di carattere teorico in altri. Recentemente è stata però proposta un’analisi, sviluppata per altre lingue germaniche antiche, che oltre a risolvere i suddetti problemi offre un’interpretazione della funzione pragmatica degli ordini V3: quella di tematizzare elementi noti agli interlocutori. |
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ISSN: | 0001-494X 2282-0035 |
DOI: | 10.13130/2282-0035/10519 |