La Chirotterofauna della Puglia
Le conoscenze sulla chirotterofauna pugliese sono a tutt?oggi frammentarie, in quanto in letteratura sono disponibili dati parziali su aree ristrette o molto datati. Nel presente studio si espongono i primi risultati di una campagna sistematica di ricerca sulla chirotterofauna della Puglia, finalizz...
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Veröffentlicht in: | Hystrix 2003-10, Vol.14 |
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Hauptverfasser: | , , , |
Format: | Artikel |
Sprache: | eng ; ita |
Online-Zugang: | Volltext |
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Zusammenfassung: | Le conoscenze sulla chirotterofauna pugliese sono a tutt?oggi frammentarie, in quanto in letteratura sono disponibili dati parziali su aree ristrette o molto datati. Nel presente studio si espongono i primi risultati di una campagna sistematica di ricerca sulla chirotterofauna della Puglia, finalizzata all'aggiornamento dell'elenco faunistico e alla valutazione dello stato di conservazione delle popolazioni di Chirotteri. La ricerca si avvale per lo più di segnalazioni originali, ma anche di prospezioni di collezioni museali e dati di bibliografia. Per la gestione dei dati è stato realizzato un database informatizzato. Sono stati raccolti in totale 209 records relativi a 18 specie ( Rhinolophus ferrumequinum , R. hipposideros , R. euryale , R. mehely , Myotis blythii , M. capaccini , M. daubentoni , M. emarginatus , M. myotis , Pipistrellus kuhli , P. pipistrellus/pygmaeus , Nyctalus leisleri , N. noctula , Hypsugo savii , Eptesicus serotinus , Plecotus austriacus , Miniopterus schreibersi e Tadarida teniotis ), pari al 58% delle specie note per l'Italia. Il 30% (63 records) delle segnalazioni è antecedente al 1960, il 7% (15 records) è relativo al periodo compreso tra il 1961 e il 1980 e il 63% (131 records) è successivo al 1980. Due specie Rhinolophus mehelyi e Myotis daubentoni non sono state più segnalate dopo il 1980, mentre una sola specie, Myotis emarginatus , è stata segnalata dopo il 1980. Il 60% dei records hanno riguardato 6 specie ( R. ferrumequinum , R. hipposideros , R. euryale , P. kuhli , H. savii e M. schreibersi ) probabilmente in relazione alla loro maggiore diffusione e abbondanza e alla maggiore facilità di osservazione e studio, almeno per le specie dalle abitudini troglofile. I dati raccolti consentono una prima analisi di tipo biogeografico, dalla quale emerge che il 40% delle specie hanno corologia euroasiatica, il 28% europea, il 17% mediterranea, il 6% etiopico-mediterranea e il 6% sub-cosmopolita. L'analisi corologica mostra, rispetto alla chirotterofauna italiana, una più forte componente mediterranea e una minore componente euroasiatica ed europea. Sono stati rilevati numerosi siti che hanno presentato una situazione di importanza prioritaria a livello nazionale. A titolo di esempio si evidenzia come il solo sistema di cavità artificiali denominato ?Cava di Santa Lucia? e insistente nell?area del Parco Nazionale del Gargano ospita una numerosa comunità costituita da ben 8 specie e oltre 6000 esemplari: una realtà naturalistica |
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ISSN: | 0394-1914 1825-5272 |
DOI: | 10.4404/hystrix-14.0-4278 |