Le sfide di «un universo più fluido» nell’opera di Giorgio Fontana
Giorgio Fontana punta ripetutamente lo sguardo sulle trasformazioni dello spazio esterno di Milano per raccontare nei propri testi anche i mutamenti dell’identità culturale della città. A quei mutamenti presta attenzione in maniera documentaria in Babele 56. Otto fermate nella città che cambia (2008...
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Veröffentlicht in: | Ars & humanitas 2016-12, Vol.10 (2), p.108-120 |
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1. Verfasser: | |
Format: | Artikel |
Sprache: | eng |
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Online-Zugang: | Volltext |
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Zusammenfassung: | Giorgio Fontana punta ripetutamente lo sguardo sulle trasformazioni dello spazio esterno di Milano per raccontare nei propri testi anche i mutamenti dell’identità culturale della città. A quei mutamenti presta attenzione in maniera documentaria in Babele 56. Otto fermate nella città che cambia (2008) mentre ne fa materia letteraria nel breve romanzo Per legge superiore (2011). In entrambi i testi, e nei modi richiesti dai rispettivi generi, rileva come la massiccia presenza di migranti nell’ambiente italiano spinga a rivedere non solo le coordinate identitarie dei luoghi, ma dia uno scrollo anche a paradigmi di pensiero, convincimenti, stili di vita. Il contatto con una moltitudine di persone di etnie diverse, che vivono frequentemente sotto il segno della mobilità e della precarietà, farebbe scoprire la fragilità di quanto si ritiene spesso per irremovibile in una specifica cultura: nel romanzo del 2011 è la fede stessa nella legge a richiedere nuova riflessione. |
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ISSN: | 1854-9632 2350-4218 |
DOI: | 10.4312/ars.10.2.108-120 |