Scritture patografiche a confronto: la nascita di un nuovo genere?

Alla malattia la letteratura si è sempre interessata, tanto da farne un vero e proprio topos . Tuttavia, mai come nel corso del Novecento l'esperienza del patologico sembra aver creato un connubio così stretto con l'autobiografia. Raccontare la propria vita o riscriverla alla luce della ma...

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Bibliographische Detailangaben
Veröffentlicht in:Enthymema (Milano) 2016-01, Vol.13 (13), p.13-36
1. Verfasser: Loddo, Mariarosa
Format: Artikel
Sprache:ger ; ita
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Online-Zugang:Volltext
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Beschreibung
Zusammenfassung:Alla malattia la letteratura si è sempre interessata, tanto da farne un vero e proprio topos . Tuttavia, mai come nel corso del Novecento l'esperienza del patologico sembra aver creato un connubio così stretto con l'autobiografia. Raccontare la propria vita o riscriverla alla luce della malattia è diventata una pratica letteraria – e non solo – largamente diffusa, tanto da essere identificata con un neologismo creato appositamente per definirla, ovvero «patografia». Cercheremo pertanto di individuare le origini, le influenze e i tratti distintivi di questa categoria testuale, che si ipotizza costituire un nuovo genere. Il confronto tra le opere di Annie Ernaux, Christa Wolf e Hervé Guibert permetterà infine di rilevare i contributi originali e quelli ampiamente condivisi nella concettualizzazione e nella narrazione di ciò che significa essere malati.
ISSN:2037-2426
DOI:10.13130/2037-2426/6692