L’uso della traduzione in una classe di LS: Una questione ancora aperta o da riaprire?

Con l'avvento dell'Approccio Comunicativo, sorto negli anni '80 del secolo scorso, la questione dell'uso della traduzione in una classe di lingua straniera (LS) è scivolata verso le zone periferiche del dibattito linguistico. I manuali di Glottodidattica hanno ignorato a lungo la...

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Veröffentlicht in:Mutatis mutandis (Medellin. 2008) 2009-07, Vol.2 (1), p.50-66
1. Verfasser: Romanelli, Sergio
Format: Artikel
Sprache:eng ; ita
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Beschreibung
Zusammenfassung:Con l'avvento dell'Approccio Comunicativo, sorto negli anni '80 del secolo scorso, la questione dell'uso della traduzione in una classe di lingua straniera (LS) è scivolata verso le zone periferiche del dibattito linguistico. I manuali di Glottodidattica hanno ignorato a lungo la questione come se fosse un problema già risolto. Con questo articolo si intende riaprire la discussione analizzando i motivi non solo linguistici, ma anche ideologici e politici, di tale esclusione e rivalutare i vantaggi di questa tecnica didattica. Si comincerà illustrando come i vari approcci all'insegnamento delle lingue straniere abbiano considerato la traduzione dalla metà del diciassettesimo secolo fino ai giorni nostri. Si vedrà come, nonostante la traduzione abbia perso progressivamente il suo ruolo di tecnica efficace all'insegnamento/apprendimento di una LS, è però abbastanza comune vedere professori che usano la lingua materna (LM) e studenti che si avvicinano alla LS mediante l‘uso della traduzione. Si concluderà quest'analisi suggerendo una serie di possibili attività didattiche che prevedano l'uso la traduzione in una classe di LS.Parole chiave: traduzione, linguistica applicata, insegnamento delle lingue straniere. Con el surgimiento del abordaje comunicativo, en mediados de los años 80 del siglo pasado, la cuestión del uso de la traducción en clases de lengua extranjera (LE) se desplazó para áreas periféricas del debate lingüístico. Los manuales de lingüística aplicada y didáctica de las LE ignoraron por mucho tiempo la cuestión como si fuera un problema ya resuelto, o sea, comúnmente aceptado por la comunidad científica y que el empleo de la traducción en clase sería desnecesario y hasta desaconsejable. Con este artículo se busca reabrir la discusión analizando los motivos no sólo lingüísticos, sino también ideológicos y políticos que esa discusión abarca y revaluar las ventajas de esta técnica didáctica. Se comenzará ilustrando de qué modo los varios abordajes para la enseñanza de LE consideran la traducción desde mediados del siglo XVII hasta la época contemporánea. Se verificará cómo, no obstante la traducción tenga perdido progresivamente su papel de técnica eficaz en la enseñanza/aprendizaje de una LE, es, sin embargo, muy común verificar que los profesores usan la lengua materna (LM) y que los estudiantes se aproximan de la LE por medio de la traducción. Se concluirá este análisis sugiriendo una gama de posibles actividades didácticas que consideran el uso
ISSN:2011-799X
2011-799X