La stanza di Giorgio Manganelli

L’avversione di Giorgio Manganelli nei confronti del concetto d’autore era connessa a un ideale polimorfico e cangiante dell’individualità, a una critica dell’io, inteso come struttura stabile, riconoscibile, rappresentabile. Le sue concezioni filosofiche, lo spingevano a considerare l’arte come un...

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Bibliographische Detailangaben
Veröffentlicht in:Quaderns d'Italia 2011-02 (15), p.179-194
1. Verfasser: Orsini, Elisabetta
Format: Artikel
Sprache:ita
Online-Zugang:Volltext
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Beschreibung
Zusammenfassung:L’avversione di Giorgio Manganelli nei confronti del concetto d’autore era connessa a un ideale polimorfico e cangiante dell’individualità, a una critica dell’io, inteso come struttura stabile, riconoscibile, rappresentabile. Le sue concezioni filosofiche, lo spingevano a considerare l’arte come un processo impersonale. Lo psicanalista junghiano Ernst Bernhard gli aveva insegnato che lo spazio della memoria può dilatarsi oltre l’insieme dei ricordi del singolo individuo, per comprendere differenti regimi di oggetti come ad esempio il mondo animale, vegetale e minerale. Manganelli usava la scrittura per entrare in questo lungo repertorio di variazioni. Una delle sue immagini preferite era quella dell’uomo che si trasforma in un calamaio di inchiostro e che intinge il pennino in sé medesimo per poter scrivere delle cose, quasi trasformandosi in esse. Giorgio Manganelli’s aversion to the concept of the author was linked to a polymorphic and changing ideal of individuality, to a critique of the self, conceived as a stable, recognisable and representable structure. His philosophical ideas drove him to consider art as an impersonal process. Ernst Bernhardh, the Jungian psychoanalyst, had taught him that memory space can expand beyond memories of every individual, to understand different patterns of objects, for example the animal world, the plant world and the mineral world. Manganelli used writing to enter into this long repertoire of variations. One of his favourite images was that of a man transforming into an inkwell who wets the nib in himself in order to write things, thereby becoming these things.
ISSN:1135-9730
2014-8828