Com'è possibile restare ragionevoli, nonostante tutto?
Esiste una contraddizione fondamentale nella nostra epoca, mentre da un lato nega il pensiero magico, le credenze religiose e vuole sbarazzarsi dei miti, dall’altro ne ricostituisce di nuovi, come fa Yves Bonnefoi con Rimbaud o, come fece un tempo, Sartre con il comunismo. Eppure, queste nuove crede...
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Veröffentlicht in: | Sens public 2010 |
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1. Verfasser: | |
Format: | Artikel |
Sprache: | fre ; ita |
Online-Zugang: | Volltext |
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Zusammenfassung: | Esiste una contraddizione fondamentale nella nostra epoca, mentre da un lato nega il
pensiero magico, le credenze religiose e vuole sbarazzarsi dei miti, dall’altro ne
ricostituisce di nuovi, come fa Yves Bonnefoi con Rimbaud o, come fece un tempo, Sartre con
il comunismo. Eppure, queste nuove credenze, pur essendo implicite e celate, ci costano
molto care, perché ci asserviscono, nostro malgrado, a dei nuovi precetti e a dei nuovi
idoli che non dovremmo rimettere in discussione. Com’è possibile restare ragionevoli in una
tale trama di contraddizioni? A questo punto, risulta chiara la posizione cinica di
Foucault: almeno sappiamo di cosa si tratta, il ragionevole viene collocato nella sua
posizione più semplice, altresì la più ovvia. “Il meglio è nemico del bene” come affermava
anche Ivan Illich. |
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ISSN: | 2104-3272 2104-3272 |
DOI: | 10.7202/1064009ar |