Combates políticos y culturales por la significación de la religiosidad popular durante la II República
La religiosità popolare è stata, in età contemporanea, uno spazio di conflitto e un potente strumento per la costruzione di uno spazio di legittimazione, così come di immaginari culturali. Questo lavoro è un approccio teorico al concetto di “popolare” e ai molteplici significati dei suoi riti, appli...
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Veröffentlicht in: | Diacronie 2020, Vol.N° 41, 1 |
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1. Verfasser: | |
Format: | Artikel |
Sprache: | eng |
Online-Zugang: | Volltext |
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Zusammenfassung: | La religiosità popolare è stata, in età contemporanea, uno spazio di conflitto e un potente strumento per la costruzione di uno spazio di legittimazione, così come di immaginari culturali. Questo lavoro è un approccio teorico al concetto di “popolare” e ai molteplici significati dei suoi riti, applicato a un periodo di particolare effervescenza politica: l’esperienza democratica della Seconda Repubblica. In questo contesto, la Settimana Santa, a causa del suo potenziale in termini di visibilità delle élites e nella costruzione delle identità, rappresentò un terreno di scontro tra diversi modi di intendere la cultura popolare, la tradizione e il sacro. Ci siamo concentrati sul caso significativo del boicottaggio anti-repubblicano a Siviglia, che venne stato emulato in altre città andaluse ed esemplifica gli usi politici di questi fenomeni al contempo festivi e identitari.
Throughout the contemporaneity popular religiosity has been a space of conflict and powerful tool in the construction of cultural legitimacies and imaginaries. This work is a theoretical approach to the concept of “popular” and of the multiple meanings of its rites, applied to a period of special political effervescence: the democratic experience of the Second Republic. In this context, Holy Week, for its potential in the visibility of elites and in the construction of identities was a combat ground among different ways of understanding popular culture, tradition and the sacred. We have focused on the noteworthy case of the anti-Republican boycott in Seville, which was emulated in other Andalusian cities and which exemplifies the political uses of festive and identity phenomena.
La religiosidad popular ha sido a lo largo de la contemporaneidad un espacio de conflicto y una potente herramienta en la construcción de legitimidades e imaginarios culturales. Este trabajo es un abordaje teórico del concepto de popular y de los múltiples significantes de sus ritos, aplicado a un período de especial efervescencia política: la experiencia democrática de la II República. En este contexto, la Semana Santa, por su potencial en la visibilización de las élites y en la construcción de identidades, fue un campo de combate entre diferentes formas de entender la cultura popular, la tradición y lo sagrado. Nos hemos centrado en el caso significativo del boicot antirrepublicano en Sevilla, que fue emulado en otras ciudades andaluzas y que ejemplifica los usos políticos de estos fenómenos festivos e identitari |
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ISSN: | 2038-0925 2038-0925 |
DOI: | 10.4000/11sfa |