Identità, narrativa bilingue e canone letterario (trans)nazionale: Jhumpa Lahiri

Un esame delle opere di Jhumpa Lahiri induce a chiedersi come possano essere rappresentate varie forme di identità diasporica tramite la narrativa, e quello che tali forme significhino se rapportate a culture diverse, create tramite lingue diverse, oppure recepite da lettori di comunità diverse. Qui...

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Veröffentlicht in:Forum italicum 2020-08, Vol.54 (2), p.608-620
1. Verfasser: Sica, Paola
Format: Artikel
Sprache:eng
Online-Zugang:Volltext
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Beschreibung
Zusammenfassung:Un esame delle opere di Jhumpa Lahiri induce a chiedersi come possano essere rappresentate varie forme di identità diasporica tramite la narrativa, e quello che tali forme significhino se rapportate a culture diverse, create tramite lingue diverse, oppure recepite da lettori di comunità diverse. Qui, certe opere come Interpreter of Maladies (1999), scritta originariamente in inglese, e In altre parole (2015) e Dove mi trovo (2018), scritte originariamente in italiano, sono studiate come dettagli che prefigurano un disegno più ampio. Incorporando elementi di più culture, esse sono concepite come un indice rivelatore di tendenze sociologiche e letterarie che, sviluppandosi, inducono a criticare modelli universalisti di autorità culturale e a ripensare le dinamiche che sottendono la formazione di molteplici canoni letterari. La prospettiva adottata in questa analisi è sia interna che esterna. Attraverso la prospettiva interna si può risalire al funzionamento testuale, al modo in cui si creano vari modelli di identità, al loro rapportarsi a più memorie culturali, categorie sociologiche e lingue. Attraverso la prospettiva esterna, invece, si può analizzare la ricezione. Si possono valutare ad esempio le risposte di certe comunità ermeneutiche anglofone e italofone, il modo in cui esse includono entro un canone l'opera di Lahiri, oppure la escludono, e perché.
ISSN:0014-5858
2168-989X
DOI:10.1177/0014585819887350