Il rapporto tra agricoltura e allevamento nel Mezzogiorno del Novecento

Il saggio ricostruisce il rapporto tra agricoltura e allevamento che ha connotato le campagne del Mezzogiorno d’Italia nel corso del XX secolo, privilegiando il nesso tra bisogno e disponibilità di letame per la rigenerazione e conservazione della fertilità dei suoli agricoli. L’Italia meridionale è...

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Veröffentlicht in:Mélanges de l'Ecole française de Rome. Antiquité 2016-11
1. Verfasser: Tino, Pietro
Format: Artikel
Sprache:ita
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Zusammenfassung:Il saggio ricostruisce il rapporto tra agricoltura e allevamento che ha connotato le campagne del Mezzogiorno d’Italia nel corso del XX secolo, privilegiando il nesso tra bisogno e disponibilità di letame per la rigenerazione e conservazione della fertilità dei suoli agricoli. L’Italia meridionale è rimasta sostanzialmente estranea al processo di integrazione tra agricoltura e allevamento che, incarnato dalla diffusione delle colture foraggere e dall’intensificazione dell’allevamento bovino a carattere stallino, ha contrassegnato tra Settecento e Ottocento le campagne del Nord Europa e più tardi dell’Italia padana. Qui, nella sezione meridionale della Penisola italiana, agli inizi del Novecento le colture foraggere, a causa anche delle difficoltà ambientali, restavano confinate in ambiti assolutamente ristretti ed il patrimonio zootecnico del tutto incapace, per dimensioni, composizione per specie e sistemi di allevamento, a soddisfare i bisogni di concime organico dell’agricoltura, dominata dalla coltura cerealicola. La pastorizia ovina transumante costituiva la componente assolutamente prevalente e anche per il bestiame bovino all’esigua dotazione si univa, ad eccezione di qualche ristretta zona, il predominio quasi assoluto del sistema di allevamento brado. Questa condizione di assoluta insufficienza e di debole rapporto, quasi di separata convivenza, con la pratica agricola si è accentuata tra le due guerre, per effetto della politica agraria del fascismo. Nella seconda metà del Novecento, lo sviluppo dell’agricoltura industriale, con la crescente meccanizzazione dei processi produttivi e la forte dilatazione della concimazione chimica, e la parallela intensivazione e specializzazione produttiva dell’allevamento hanno sancito anche nel Mezzogiorno, in piena uniformità con quanto avveniva nell’Italia centro-settentrionale e in tutto l’Occidente europeo, la definitiva separazione tra le due forme di attività.
ISSN:0223-5102
1724-2134
DOI:10.4000/mefra.268