Tugendhafte Eva: Die Frau-Kind-Gruppen in den Reliefs der Grabmalskapelle des heiligen Antonius von Padua
Nei rilevi narrativi che mostrano i miracoli di Sant'Antonio all'interno della sua cappella funeraria a Padova la forte e ricorrente presenza del tema di una donna che conduce un putto nudo non è mai stata fino ad ora presa in considerazione. L'articolo cerca di chiarire come nella fa...
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Veröffentlicht in: | Mitteilungen des Kunsthistorischen Institutes in Florenz 2005-01, Vol.49 (3), p.323-352 |
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1. Verfasser: | |
Format: | Artikel |
Sprache: | ger |
Online-Zugang: | Volltext |
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creator | Saviello, Alberto |
description | Nei rilevi narrativi che mostrano i miracoli di Sant'Antonio all'interno della sua cappella funeraria a Padova la forte e ricorrente presenza del tema di una donna che conduce un putto nudo non è mai stata fino ad ora presa in considerazione. L'articolo cerca di chiarire come nella fase iniziale della nuova decorazione del monumento (iniziata nel 1499) questo gruppo di figure sia stato concepito come un leitmotiv dell'intero ciclo scultoreo. Collocati all'ingresso e all'uscita dell'itinerario del pellegrinaggio, che viene guidato dalla disposizione architettonica della cappella, i rilievi di Antonio Lombardo, Il miracolo del neonato (1504), e di Antonio Minello, Il Santo riceve l'abito francescano (1519), compiono un importante ruolo nel sottolineare il motivo 'donna con putto', che ricorrendo nelle diverse scene accompagna il devoto per tutta la visita della cappella. Negli episodi della leggenda del Santo rappresentati da Tullio Lombardo, Il miracolo della gamba riattaccata (1505) e Il miracolo dell'usuraio (1525), donna e bambino, oltre a catturare l'attenzione dei pellegrini, compiono un'altra funzione. Attingendo a un modello antico di narrazione a più sensi, che in quel tempo fu sostenuto dagli umanisti veneziani e dal teorico d'arte ed amico di Tullio Pomponio Gaurico, lo scultore arricchisce le sue figure con citazioni allegoriche, tramite cui oltre a rappresentare i miracoli operati dal Santo li interpreta in un senso morale e teologico. Questa funzione del gruppo 'donna e bambino', di approfondire il significato della rappresentazione, sarà esaminato anche in un altro rilievo di mano di Tullio, Il battesimo di Aniano nel monumento sepolcrale del doge Giovanni Mocenigo in SS. Giovanni e Paolo a Venezia. |
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L'articolo cerca di chiarire come nella fase iniziale della nuova decorazione del monumento (iniziata nel 1499) questo gruppo di figure sia stato concepito come un leitmotiv dell'intero ciclo scultoreo. Collocati all'ingresso e all'uscita dell'itinerario del pellegrinaggio, che viene guidato dalla disposizione architettonica della cappella, i rilievi di Antonio Lombardo, Il miracolo del neonato (1504), e di Antonio Minello, Il Santo riceve l'abito francescano (1519), compiono un importante ruolo nel sottolineare il motivo 'donna con putto', che ricorrendo nelle diverse scene accompagna il devoto per tutta la visita della cappella. Negli episodi della leggenda del Santo rappresentati da Tullio Lombardo, Il miracolo della gamba riattaccata (1505) e Il miracolo dell'usuraio (1525), donna e bambino, oltre a catturare l'attenzione dei pellegrini, compiono un'altra funzione. Attingendo a un modello antico di narrazione a più sensi, che in quel tempo fu sostenuto dagli umanisti veneziani e dal teorico d'arte ed amico di Tullio Pomponio Gaurico, lo scultore arricchisce le sue figure con citazioni allegoriche, tramite cui oltre a rappresentare i miracoli operati dal Santo li interpreta in un senso morale e teologico. Questa funzione del gruppo 'donna e bambino', di approfondire il significato della rappresentazione, sarà esaminato anche in un altro rilievo di mano di Tullio, Il battesimo di Aniano nel monumento sepolcrale del doge Giovanni Mocenigo in SS. 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L'articolo cerca di chiarire come nella fase iniziale della nuova decorazione del monumento (iniziata nel 1499) questo gruppo di figure sia stato concepito come un leitmotiv dell'intero ciclo scultoreo. Collocati all'ingresso e all'uscita dell'itinerario del pellegrinaggio, che viene guidato dalla disposizione architettonica della cappella, i rilievi di Antonio Lombardo, Il miracolo del neonato (1504), e di Antonio Minello, Il Santo riceve l'abito francescano (1519), compiono un importante ruolo nel sottolineare il motivo 'donna con putto', che ricorrendo nelle diverse scene accompagna il devoto per tutta la visita della cappella. Negli episodi della leggenda del Santo rappresentati da Tullio Lombardo, Il miracolo della gamba riattaccata (1505) e Il miracolo dell'usuraio (1525), donna e bambino, oltre a catturare l'attenzione dei pellegrini, compiono un'altra funzione. Attingendo a un modello antico di narrazione a più sensi, che in quel tempo fu sostenuto dagli umanisti veneziani e dal teorico d'arte ed amico di Tullio Pomponio Gaurico, lo scultore arricchisce le sue figure con citazioni allegoriche, tramite cui oltre a rappresentare i miracoli operati dal Santo li interpreta in un senso morale e teologico. Questa funzione del gruppo 'donna e bambino', di approfondire il significato della rappresentazione, sarà esaminato anche in un altro rilievo di mano di Tullio, Il battesimo di Aniano nel monumento sepolcrale del doge Giovanni Mocenigo in SS. 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L'articolo cerca di chiarire come nella fase iniziale della nuova decorazione del monumento (iniziata nel 1499) questo gruppo di figure sia stato concepito come un leitmotiv dell'intero ciclo scultoreo. Collocati all'ingresso e all'uscita dell'itinerario del pellegrinaggio, che viene guidato dalla disposizione architettonica della cappella, i rilievi di Antonio Lombardo, Il miracolo del neonato (1504), e di Antonio Minello, Il Santo riceve l'abito francescano (1519), compiono un importante ruolo nel sottolineare il motivo 'donna con putto', che ricorrendo nelle diverse scene accompagna il devoto per tutta la visita della cappella. Negli episodi della leggenda del Santo rappresentati da Tullio Lombardo, Il miracolo della gamba riattaccata (1505) e Il miracolo dell'usuraio (1525), donna e bambino, oltre a catturare l'attenzione dei pellegrini, compiono un'altra funzione. Attingendo a un modello antico di narrazione a più sensi, che in quel tempo fu sostenuto dagli umanisti veneziani e dal teorico d'arte ed amico di Tullio Pomponio Gaurico, lo scultore arricchisce le sue figure con citazioni allegoriche, tramite cui oltre a rappresentare i miracoli operati dal Santo li interpreta in un senso morale e teologico. Questa funzione del gruppo 'donna e bambino', di approfondire il significato della rappresentazione, sarà esaminato anche in un altro rilievo di mano di Tullio, Il battesimo di Aniano nel monumento sepolcrale del doge Giovanni Mocenigo in SS. Giovanni e Paolo a Venezia.</abstract><pub>Kunsthistorisches Institut in Florenz, Max-Planck-Institut</pub><tpages>30</tpages></addata></record> |
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